Luoghi di interesse storico - culturale
Palazzo da Schio
Descrizione
L'attuale forma neoclassica di Palazzo da Schio è opera dell'architetto Vittorio Barichella, il quale fu incaricato nel 1875 da Almerico da Schio del restauro e della realizzazione di una struttura unitaria e simmetrica del palazzo di famiglia. La proprietà comprendeva un grande orto-giardino, il brolo, che si estendeva oltre l'attuale piazza Almerico da Schio. Palazzo da Schio è costituito da un corpo centrale con 13 aperture al pian terreno e altrettante finestre al primo piano, ognuna con balaustra e timpano triangolare o arco ribassato. Sulla sommità dell'edificio si trova un'estesa iscrizione con il nome dei proprietari, sormontata da un'imponente sirena bifida in pietra bianca, presente nel blasone della famiglia.
L'edificio è delimitato ai due lati da torrette sormontate anch'esse da balaustre; quella di sinistra presenta sulla copertura un grande terrazzo e sulla facciata una lapide ricorda l'impresa aeronautica del Conte Almerico da Schio, accademico, scienziato e pioniere dell'aviazione italiana. Almerico, tra enormi difficoltà, realizzò il dirigibile Aeronave Italia, il mezzo più evoluto mai costruito sino a quel momento. L'aeronave si alzò in volo per la prima volta alle 5:40 del 17 giugno 1905 a Schio, partendo dal prato della fattoria Caussa.
In occasione di un secondo volo, avvenuto il 1° luglio dello stesso anno, fu in Città la Regina Margherita, ospite nel palazzo della famiglia da Schio. Già nel '700 questa residenza era adibita a uso commerciale al pian terreno e artigianale e residenziale ai piani superiori. Tale impostazione venne mantenuta anche nella grande ristrutturazione del 1875 e in occasione dell'ultimo intervento di restauro avvenuto negli anni 2000, quando l'edificio storico è stato suddiviso in varie unità immobiliari.