Principale promotore della creazione di un museo civico a Schiofu nel XX secolo lo studioso e collezionista Guido Cibin (1860 – 1927). Il museo doveva prevedere anche una sezione archeologica comprendente reperti scavati nel territorio circostante e in due riprese era sembrato che il progetto giungesse a buon fine, ma i tentativi vennero bloccati dall'inizio delle due guerre mondiali e infine abbandonati. Nel 2005 Palazzo Fogazzaro venne destinato ad ospitare mostre temporaneee la Collezione Civica, finché dal 2021 diventa Museo Civico.
All’ingresso si possono ammirare12 busti marmorei, opera di Giulio Monteverde, Vincenzo Vela, Augusto Benvenuti, Carlo Nicoli e Odoardo Tabacchi, originariamente collocati nell’Asilo Rossi costruito nel 1872 dall'industriale laniero Alessandro Rossi per i figli dei suoi dipendenti.
Alle pareti si trovano 2 dipinti del ‘600commissionate dal Comune a Pietro di Lagni per celebrare i Vicari della Repubblica Serenissima e 3 ovalicon Virtù, dipinti dalpittore francese Louis Dorigny, tra il 1700 e il 1701 per un salone da ballo di Ca’ Tron a Venezia, inaugurato per la maggiore età di Niccolò Tron che qualche anno più tardi avrebbe fondato a Schio il primo lanificio moderno.
Anche la statua femminileche rappresenta l’arte della tessitura proviene dalla famiglia Rossi: venne commissionata nel 1870 a Antonio Tantardini ed è esposta nella prima stanza a destra, affrescata con motivi in stile pompeiano. Qui è presente anche una seconda figura femminile,opera di Gaetano Veronese. Il nudo a grandezza naturale è battuto in negativo su lamina di ferro e probabilmente partecipò alla II quadriennale di Roma nel 1935 e alla Biennale di Venezia nel 1936.
Le due sale adiacenti sono dedicate all’artista estone Raul Meelche ha donato al Comune delle stampe e una straordinaria collezione di libri d’artista che ripercorrono tutta la sua opera, intrecciata con l’opposizione Est-Ovest durante la Guerra Fredda. L’artista si distingue come un innovatore infaticabile che ha esteso i confini dell’arte estone contemporanea.
La Collezione Civica ha ricevuto altre importanti donazioni e lasciti: ricordiamo solo quelli di Giovanni Calendoli, Dino Lanaro, Alessandra Panciera. Il Comune ha anche in comodato il Fondo Cibin-Gori comprendente una sezione archeologica, una folta documentazione, distintivi militari, medaglie e altro.
I piani superioridel palazzo sono dedicati amostre temporanee, secondo la missione del Museo che è quella di valorizzare la storia artistica del territorio e le sue espressioni contemporanee.
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