Natura
Monte Novegno
Descrizione
Un connubio di natura e storia incastonato tra le prime propaggini delle Prealpi Vicentine. È il Monte Novegno, che si erge a fianco del più aspro massiccio del Monte Pasubio, a due passi da Schio. Sulla sua sommità la neve copre, in inverno, quell'ampia conca che nei mesi estivi è invece ricchissima di fiori e meta, fin dai tempi antichi, di allevatori che portano le bestie al pascolo.
Dalla sua cima più alta, monte Rione (1691 m), svetta l'omonimo Forte della Prima Guerra Mondiale.
Lo scenario montanaro e pedemontano vicentino è intriso della memoria della Grande Guerra; il Novegno ne è autentica testimonianza, teatro di avvenimenti consegnati alla storia d'Italia: strade, gallerie, trincee, caverne, storia d'Italia. Numerose tracce di quel passato segnano ancora oggi il volto della montagna: postazioni, testimonianze accompagnate da esaustiva cartellonistica dell'Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine. Contrassegno di quelle vestigia è il Forte Rione, una piccola opera difensiva che svolse un ruolo chiave nelle battaglie del giugno 1916. Erano le ore decisive della Strafexpedition; gli Austriaci stavano facendo un estremo tentativo di superare il Novegno, da loro chiamato il Letzter Berg: nessun altro ostacolo li separava dal scendere su Schio ed irrompere nella pianura vicentina.
Il culmine dei combattimenti fu raggiunto il 12 e 13 giugno, quando 72 battaglioni austriaci appoggiati da 264 pezzi di artiglieria investirono la linea italiana, difesa dai 14 battaglioni di fanteria della già provata 35a Divisione. Le trincee del Novegno, del Monte Giove e di passo Campedello subirono per ore un violentissimo fuoco d'artiglieria, preludio dei reiterati assalti condotti dal 3° al 4° Reggimento Kaiserjager per due giorni consecutivi, ma la linea non cedette.
Le cruente battaglie combattute hanno fortemente connotato l'ambiente: oggi il Novegno è una perfetta simbiosi di natura e memoria, laboratorio all'aperto e meta di appassionati di discipline storiche, naturalisti, escursionisti e amanti della montagna.
Nella conca è possibile visitare la malga e, durante il periodo estivo, gustare il loro saporito formaggio, la tosella o un buon piatto di pastasciutta.
Altra attrattiva di questa splendida montagna è la presenza di un Osservatorio Astronomico (Coordinate: 11° 18′ 33″ LONG. EST, 45° 46′ 10″ LAT. NORD Altezza: 1514 mt s.l.m.) gestito dal Gruppo Astrofili cittadino. È schermato dalle luci della pianura e pertanto la visione risulta ideale, consentendo ottime osservazioni sia dei pianeti che del profondo cielo.
Il visitatore sarà molto attratto anche dalla tipica flora prealpina spontanea che cresce nei prati e nei folti boschi. Il Novegno è popolato anche da fauna montana: è facile imbattersi nella marmotta e incontrare qualche esemplare di capriolo o camoscio!
Godetevelo, sarà una splendida esperienza!